Impianti antincendio
I naspi antincendio rientrano nella categoria della protezione attiva contro le fiamme poiché necessitano di un operatore per il funzionamento. Rappresentano una tipologia di attrezzatura a metà tra l'estintore, più piccolo di dimensioni e quindi con una breve durata di erogazione, e l'idrante a muro, il quale garantisce maggiore capacità estinguente ma ha bisogno di una certa professionalità e conoscenza per l'utilizzo.
Dopo l'armonizzazione con la Commissione Europea, i naspi antincendio vengono ritenuti un mezzo di estinzione molto efficace ed indispensabile grazie all'erogazione di un getto continuo d'acqua immediatamente disponibile. Devono poter essere utilizzati in modo semplice da un solo operatore, devono garantire una lunga durata d'esercizio e non devono necessitare di eccessiva manutenzione, se non quella prevista dalla frequenza della norma.
Detto questo, nascono due tipi di
naspi antincendio: quelli fissi, che possono ruotare solo su un piano con la guida di scorrimento per la tubazione vicino la bobina, oppure quelli orientabili che sono dotati di braccio snodabile o portello cernierato per poter ruotare su più piani.
Il colore rosso è obbligatorio salvo diverse indicazioni di legge, la cassetta di contenimento esterna invece può essere di qualsiasi colore per non creare disuguaglianze con la parete e il contesto nel quale sono inseriti. Non omettere mai la segnalazione con il simbolo dei naspi antincendio definito dalla direttiva 92/58/CEE.
Articolo scritto da: PROTEGGI